Conosci l’endometriosi? Forse soffri di questa malattia e vorresti sapere come godere nonostante il dolore. Scopri se è possibile convivere con questo disturbo molto diffuso di cui, purtroppo, si parla ancora poco. Endometriosi e sesso sono compatibili?
Endometriosi e sesso sono compatibili?
Cos’è l’endometriosi? Si può curare?
L’endometriosi è un disturbo benigno di cui sono affette molte donne in età fertile. L’endometrio, cioè la mucosa che riveste l’interno dell’utero, si sviluppa al di fuori di quest’ultimo, invece di essere espulso come avviene naturalmente durante le mestruazioni. In questo caso, lo si può trovare nella zona addominale, ma anche in altre parti del corpo.
Oggi, non si conosce ancora l’origine di questa malattia, sicuramente anche a causa del Gender Health Gap, ossia la scarsa attenzione che il mondo della medicina e della scienza prestano al corpo femminile.
Quello che si sa, però, è che questa patologia è in forte aumento: addirittura 1 donna su 10 ne soffre (oltre 176 milioni). In particolare, colpisce tra il 10 e il 20% delle donne in età riproduttiva, cioè la popolazione femminile di età compresa tra i 25 e i 35 anni. È invece praticamente assente nella fase pre-puberale e post-menopausale.
Bisogna sottolineare che nel 30-40% dei casi questo disturbo viene scoperto in maniera accidentale, durante controlli ginecologici o operazioni legate ad altre patologie o parti del corpo. Ciò accade perché, a volte, l’endometriosi è asintomatica, ma anche perché le donne non conoscono bene il proprio corpo, sono tendenzialmente più disposte a sopportare il dolore e non sono abituate a chiedere aiuto, ancora spinte dalla vergogna di parlare di certe parti del corpo.
Purtroppo, ancora oggi persiste un certo senso di “illegittimità” che colpisce la popolazione di sesso femminile, che arriva a pensare che sia normale e “naturale” soffrire di certi dolori in quanto donna.
Noi vogliamo ricordare che, se hai un utero e ti fa male, hai tutto il diritto di chiedere aiuto e di ricevere un’assistenza medica e psicologica adeguata. Informati e parlane con altre persone: di sicuro troverai qualcuno che condivide la tua esperienza, che ha già vissuto la stessa cosa e/o che saprà indirizzarti verso chi saprà spiegarti cosa succede nel tuo corpo. Non sottovalutare né minimizzare il tuo dolore, cerca piuttosto di capirne la causa per poter stare bene.
Endometriosi: i sintomi
Detto ciò, quali sono i sintomi dell’endometriosi? Possono variare da persona a persona o non , ma i più comuni sono i seguenti:
- Fortissimo dolore pelvico cronico;
- Dolore mestruale intenso;
- Dolore durante i rapporti sessuali, soprattutto la penetrazione;
- Ciclo mestruale irregolare e perdite ematiche (di sangue) anomale;
- Sterilità.
Questa malattia ha diversi stadi, classificati in base ai numeri:
- 1 – Minima. Presenza di poco tessuto endometriale al di fuori dell’utero.
- 2 – Lieve. Lesioni più profonde.
- 3 – Moderata. Presenza di cisti ovariche (endometriomi) tra gli organi pelvici.
- 4 – Grave. Tessuto endometrioso e cisti su una o entrambe le ovaie.
Come puoi immaginare (o come sai bene, se ne soffri), l’endometriosi sembra generalmente incompatibile con le varie pratiche sessuali e il piacere. Inoltre, le conseguenze di questa malattia non sono legate solo a dolore fisico, ma chi ne soffre può sviluppare dei disturbi psicologici e mentali, associando il sesso ad un’attività insopportabile. Le donne con endometriosi non solo provano dolore durante la penetrazione, ma assistono ad un cambiamento generale della qualità della vita.
Ciò può, ovviamente, causare dei problemi nella relazione di coppia, dovuti all’assenza di vita sessuale comune, ai sensi di colpa, all’insoddisfazione di un* o entramb* i/le partner, fino alla (a volte inevitabile) separazione.
Come conciliare sesso e endometriosi?
Come abbiamo detto, l’endometriosi può avere diversi stadi e peggiorare con il tempo. A causa del ritardo diagnostico e del fatto che i sintomi possono variare, è difficile trovare una soluzione da applicare ad ogni donna che soffre di endometriosi.
Innanzitutto, nei casi più gravi è fondamentale rivolgersi a un medico per poter procedere all’operazione di rimozione delle cisti e del tessuto. Molte donne ritrovano il piacere sessuale dopo anni di sofferenza, perché non hanno pensato di chiedere aiuto alla comparsa dei primi sintomi.
C., un’amica affetta de endometriosi al 4° stadio, racconta di aver osservato diversi dolori durante i rapporti sessuali con i vari partner, più o meno forti a seconda delle dimensioni e della forma del pene, ma anche della posizione. Non si tratta solo di penetrazione profonda: “a volte, bastava un centimetro e avevo di nuovo male”.
Con il passare del tempo, la “lista nera” delle posizioni sessuali dolorose si allungava. Anche nel caso di orgasmo clitorideo, senza stimolazione interna diretta, le contrazioni degli organi sessuali al momento dell’apice del piacere potevano aumentare le lesioni, causandole forti dolori.
Rendersi conto di poter lasciarsi andare senza paura di provare dolore, cambia tutto!
C. amica affetta da endometriosi di stadio 4, anni dopo l’operazione
Nel caso in cui lo stadio non sia grave e non sia necessario operare, basta parlare con il/la partner. È fondamentale comunicare prima, durante e dopo i vostri momenti di intimità, non avere paura di deludere l’altr* se ci si ferma e esigere comprensione.
Nel sesso, ci si può “aggiustare” parlando dei propri gusti ed è ancora più necessario farlo se soffri di patologie come l’endometriosi. Siamo tutt* diversi e non serve a niente far finta che no sia così!
La stimolazione del clitoride è un’alternativa sempre valida (a volte anche più soddisfacente) al sesso con penetrazione. Per i momenti di piacere solitario, il succhia clitoride è il perfetto alleato del piacere senza contatto, né con il clitoride stesso (la testina cava lo circonda e lo risucchia con onde ad aria pulsata), né tantomeno con le parti interne della vagina.
In ogni caso, te lo ripetiamo ancora una volta: avere male, non è normale! Rivolgiti a un medico o alla tua ginecologa e affidati alle sue conoscenze e preziosi consigli, per tornare a godere come non mai!
Un enorme grazie a C. per la sua preziosa testimonianza che ha contribuito alla redazione di questo articolo.