Il profilattico: se ne parla sempre, ma da dove viene? Di che cos’era fatto in origine? Scopri tutto sulla storia del preservativo con noi di SexyAvenue! In copertina: la creazione del preservativo *cori angelici di sottofondo*.
Le origini del preservativo
Com’è stato creato il preservativo? Esattamente come nell’immagine sopra!
A parte gli scherzi, oggi vogliamo raccontarti la storia del metodo di contraccezione più conosciuto e più efficace di sempre: il profilattico!
Immagina: un giorno, un uomo capisce che il liquido che esce dal suo pene quando si intrattiene con la sua dolce metà ed è all’apice del piacere può portare alla nascita di un esserino simile a lui. A volte potrebbe volerlo, ma forse, in certe occasioni, è meglio evitarlo. Perciò ha la brillante idea di impacchettarlo, per godere senza avere conseguenze indesiderate. Semplice, ma geniale!
Il condom nella preistoria
Secondo alcuni storici, fu l’uomo di CroMagnon a trovarsi per primo di fronte a questo dilemma. Ne avrebbe lasciata una testimonianza sulle pareti della Grotta di Combarelles, in Francia. Un graffito sulla parete della caverna sembra raffigurare un uomo con una “zucchina confezionata”, anche se si tratta di un disegno primitivo e stilizzato che può lasciare spazio a tante interpretazioni.
Egizi, Greci e Romani alle prese con contraccezione e MST
Possiamo essere cert*, invece, che gli abitanti dell’Antico Egitto conoscevano bene l’uso del preservativo e i suoi vantaggi. Gli uomini, in particolare i faraoni, ne facevano uso se si intrattenevano in relazioni clandestine con donne diverse dalle loro mogli. In tal caso, coprivano solo il glande con un cappellino ricavato dagli intestini o dalle vesciche degli animali, che veniva poi unto per essere lubrificato. L’idea venne loro da un sacchetto legato con cordini di stoffa che indossavano sulle parti intime per proteggerle da sabbia, insetti e scottature.
I Greci optarono per la membrana dell’intestino dei pesci come materiale privilegiato per i preservativi, mentre sembra che ai Romani le parole “sesso” e “comfort” non andassero a braccetto. Si dice che intrecciassero l’antenato del profilattico con le mani, usando i peli della criniera di una mula. Un’altra leggenda narra che i legionari sfoggiavano con orgoglio il “preservativo della vittoria”, un condom ottenuto con la pelle o i muscoli dei nemici che sconfiggevano in guerra, che mettevano in ammollo nell’olio per ammorbidirli. Bleah!
Ai quei tempi, si conosceva già la correlazione tra rapporti sessuali non protetti e malattie sessualmente trasmissibili. Per questo motivo, la funzione del profilattico (oltre al controllo delle nascite) era di evitare la cosiddetta “eruzione del Vesuvio“. Così gli antichi chiamavano le varie malattie veneree dell’epoca.
La storia dei primi condom: Asia e Europa
Alcuni pensano che i veri inventori del preservativo siano stati i cinesi nel 1000 a.C. Essi usavano fogli di carta imbevuti in olio, tagliati e piegati in modo da aderire alla forma del pene. I giapponesi, invece, preferivano dei piccoli cilindri di cuoio e parti di guscio di tartarughe, che ammorbidivano con soluzioni alcaline. Chissà se erano comodi…
La storia del preservativo in Europa subisce una battuta d’arresto con l’arrivo del Medioevo, soprattutto a causa delle politiche messe in atto dalla Chiesa. Non esiste quasi nessuna fonte risalente a questo periodo storico.
È con il Rinascimento che il profilattico torna nuovamente sotto i riflettori e attira gli sguardi illuminati della popolazione dell’epoca. Inizialmente, i preziosi sacchettini di lino riccamente decorati e immersi in infusi astringenti prima dell’uso erano un’esclusiva delle classi sociali più ricche.
Con la scoperta dell’America, oltre a importare verdura e frutta esotica, i coloni tornarono nel continente europeo con alcune spiacevoli sorprese. Si tratta di malattie veneree prima sconosciute, come la sifilide. È questa l’epoca della democratizzazione del preservativo per contrastare l’impatto devastante e la diffusione delle MST. Oltre alla soluzione astringente, questa guaina veniva immersa anche in un liquido disinfettante.
Il profilattico moderno
Un metodo contraccettivo Made in Italy
La vera storia del preservativo come lo conosciamo oggi comincia con l’italiano Gabriele Falloppio (1523-1562). L’anatomista, medico e botanico famoso per aver dato il suo nome alle tube dell’apparato genitale femminile affermava che:
Ogni volta che un uomo ha un rapporto sessuale dovrebbe utilizzare un piccolo panno di lino avvolto al glande, e trarre in avanti il prepuzio sul glande […] Ho provato l’esperimento su mille e cento uomini, e chiamo Dio immortale a testimoniare che nessuno di loro è stato infettato.
Gabriele falloppio, che introdusse il condom moderno
Nel XVII° secolo, i profilattici realizzati con l’intestino di capra, agnello o seta, diventarono di uso comune nelle corti e furono messi in commercio. Si fissavano sul pene grazie a un nastro presente a lato dell’apertura ed erano addirittura riutilizzabili!
L’origine controversa del condom
Ma da dove viene il nome condom? Alcuni storici pensano che risalga al latino medioevale condere, “proteggere”. Altri, invece, pensano che derivi dal nome di Charles de la Condamine, geografo e fisico francese che nel ‘700 importò dall’Amazzonia la gomma di caucciù.
Secondo certi studiosi, deriverebbe invece da un certo dottor Condom, Conton o Colkburn, medico alla corte di Carlo II d’Inghilterra. Egli suggerì al re di usare del budello d’agnello come anticoncezionale, se voleva evitare figli illegittimi.
Un’altra storia narra che l’origine di questa parola si debba alla cittadina francese Condom (Gers). Le macellerie della località fornivano agli abitanti gli intestini di agnello da usare come contraccettivi, dopo averli immersi in olio di mandorle. Oggi, la città ospita un museo del preservativo, che è anche la sede di un centro di ricerca sulle MST.
La storia recente del preservativo: gomma, lattice e materiali innovativi
La gomma elastica divenne famosa nel XIX° secolo grazie all’inventore Charles Goodyear. Nel 1843, egli scoprì negli Stati Uniti il processo di vulcanizzazione della gomma, una rivoluzione nella produzione di pneumatici. Questo materiale più economico, comodo e flessibile sostituì la stoffa dei profilattici.
Anni dopo arrivò il lattice (dal latino latex, “liquido”), che ebbe la meglio nel 1920. È tutt’ora il materiale più diffuso. Ma oggi esistono anche dei preservativi in sensoprene, poliisoprene o poliuretano. Perfetti per chi è allergico al lattice!
Come sono i preservativi oggi? Ne esistono tantissimi tipi diversi: pre-lubrificati e comodi da indossare, a volte talmente sottili che non sai neanche di averli addosso!
Oltre a quelli classici, ci sono quelli con dettagli stimolanti in rilievo, quelli ritardanti e i profilattici aromatizzati (perfetti per il sesso orale). Ma anche quelli senza lattice, per godere evitando spiacevoli pruriti e reazioni allergiche.
Ora che conosci la storia del preservativo e tutti i materiali strani usati per fabbricarlo, puoi tirare un sospiro di sollievo. I profilattici di SexyAvenue non sono fatti né di pelle di nemici, né di scaglie di tartaruga!