Il consenso sessuale: non se ne parla mai abbastanza. A volte, basta una semplice domanda per capire se la persona di fronte a te ha voglia o no. Altre volte, invece, è più difficile. Scopri tutto sul sesso consenziente con noi di SexyAvenue.
Il consenso sessuale: se è no, è no!
Sei ad una festa, incroci il suo sguardo e c’è subito sintonia: vi mettete a parlare, la temperatura si alza e decidete di salutare tutt* (o sgattaiolare via) e continuare la serata in due. Poi arrivate a casa, si passa al limone, seguono delle eccitanti toccatine, ma ad un certo punto l*i ti dice stop: come mai?
Ci possono essere tantissime ragioni per volersi fermare lì: sia che ti riguardino oppure no, ciò che è fondamentale è accettare e rispettare la scelta della persona di fronte a te. Se dice no, è no e non bisogna insistere.
Come dovresti comportarti di fronte ad un rifiuto? Non esiste un manuale, ma vogliamo darti qualche consiglio che potrebbe esserti utile in questa situazione:
- Rassicural*. Se vedi che la persona accanto a te è spaventata o agitata, dimostra empatia e comprensione facendole capire che non deve sforzarsi a fare nulla. Ascoltala se ha voglia di parlarne, altrimenti non insistere.
- Fai un passo indietro. Anche se l*i sembrava apprezzare il contatto fisico fino a qualche secondo prima, potrebbe aver cambiato idea. Per capirlo, basta osservare i suoi gesti: si ritrae? Non reagisce? Assume un atteggiamento passivo e il suo sguardo sembra vuoto, impaurito, o comunque tutto tranne che eccitato? Fermati prima che la situazione si trasformi in un’esperienza spiacevole per entramb*.
- Chiedi se hai fatto qualcosa di male. Non è sempre facile capire perché un momento che sembrava “propizio” termini più o meno bruscamente. Se vuoi saperlo, la cosa più semplice da fare è chiedere al* dirett* interessat*. Un semplice “tutto bene?” accompagnato da uno sguardo comprensivo potrebbe sciogliere la tensione e ristabilire l’equilibrio.
- Assicurati che l*i stia bene fisicamente. Hai notato che il/la tu* partner ha qualcosa che non va? Prima di qualsiasi tipo di rapporto sessuale o momento di intimità, è fondamentale assicurarsi che il consenso non sia offuscato da altri fattori. Bisogna partire dal presupposto che se si sente male, ha assunto alcool o droghe, non è totalmente in sé e potrebbe prendere decisioni senza volerlo davvero. E quindi? Ci si ferma e si rimanda alla prossima volta, se entramb* ne avrete ancora voglia e se ci sarà l’occasione giusta.
Perché è difficile stabilire se il sesso è consenziente?
A volte, capire se una persona ha voglia oppure no non è facile. O meglio, fermarsi alla sola risposta (o all’assenza di risposta) del* partner potrebbe non essere abbastanza per avere la certezza che vuole fare qualcosa con te.
Bisogna ricordare che il sesso è un momento delicato, dove ci si mette a nudo (letteralmente e non), indipendentemente dal tipo e dalla durata della relazione.
Come mai il concetto di sesso consenziente, che sembra così semplice e logico, non è ancora entrato in testa a molte persone? Bisogna prendere in considerazione alcuni elementi:
- La visione delle relazioni nella nostra società. Le tradizioni che vogliono la donna sottomessa e docile e l’uomo performante e deciso hanno fatto non pochi danni nella visione dei rapporti eterosessuali di oggi. Secondo l’Istat, in Italia si pensa ancora che la responsabilità della violenza subita sia della donna. Il 39% della popolazione italiana pensa che la donna sia in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se non lo vuole. Il 23,9% crede che ci sia una correlazione tra il modo di vestire di una donna e le situazioni spiacevoli che “attira” (il famoso “se l’è cercata”).
- La scarsa conoscenza del fenomeno e dei diritti delle vittime. Le vittime di violenza sessuale o di molestie spesso non sanno neanche di esserlo. Ovviamente, più se ne parla e più ci si rende conto che non si è sol*. Ad esempio, la violenza sessuale sugli uomini, spesso per motivi di orgoglio legati a pregiudizi sociali, esistono, ma sono poco denunciati. Le vittime, che siano uomini o donne, hanno paura di essere giudicate oppure, a volte, non si rendono conto della violenza subita. Le conseguenze si possono ripercuotere nelle loro relazioni future, ma soprattutto a livello personale e di salute mentale.
- I precedenti e la giustizia. In Italia, esistono molti pregiudizi legati al reato di stupro: secondo la legge, è legato a elementi di violenza, minacce, inganno o abuso di autorità. Solo nel 2013, con la ratifica della Convenzione di Istanbul, si associa finalmente lo stupro ad un “rapporto sessuale senza consenso” e che quest’ultimo “deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto”.
- Le esperienze sessuali passate. Che si tratti di una scopamicizia o di una relazione di lunga data, non puoi mai conoscere i dettagli delle esperienze di chi è di fronte a te. Purtroppo, può esserci il rischio che abbia vissuto degli episodi di violenza sessuale, molestie o altre situazioni spiacevoli e traumatizzanti legate al sesso. Come abbiamo detto, la chiave è rispettare, ascoltare e dimostrare comprensione ed empatia.
Nel dubbio, chiedi sempre
Ricapitolando: la questione del consenso sessuale può essere molto più complicata di quello che sembra, perché bisogna in primis spiegare e capire cos’è il sesso consenziente.
Da una parte, chiedere può sembrare strano, per paura di un rifiuto, egoismo o scarso interesse di ciò che vuole l’altra persona. Dall’altra, la colpevolizzazione della vittima e l’ignoranza riguardo al significato di violenza può portare a non riuscire a dire di no, pensare di essersela cercata, non denunciare e normalizzare la situazione. Tutto ciò corrisponde comunque ad una mancanza di consenso.
Bisogna ricordare che non si parla solo di voler fare sesso oppure no, ma anche del modo e del contesto. Ad esempio, farlo senza preservativo o sfilarlo durante l’atto se l’altra persona non è d’accordo, è stupro.
Perciò, qual è la soluzione? Informare, educare, parlare. La comunicazione consensuale è fondamentale per essere sicur* che il/la partner si senta a suo agio. L’educazione sessuale dovrebbe essere incentrata anche sull’importanza di esprimere il proprio consenso, non solo su cosa significa avere rapporti e sugli atti sessuali spiegati da un punto di vista anatomico.
Chiedi, ascolta sempre e dì di no a tua volta se non te la senti. Che sia in un contesto di scopamicizia, relazione, frequentazione, storia di una notte… Impara il rispetto per te stess* e per chi si trova di fronte, non mettere a tacere il tuo istinto e le tue sensazioni ed esprimi ciò che provi. Non devi avere vergogna né sentirti in colpa se non ti va di fare qualcosa, di farlo in una certa situazione o con una certa persona.
Solo così potrai godere e far godere in totale serenità, esplorare e riesplorare il bellissimo mondo del sesso senza ansie e senza paura!