Pensi di soffrire di cattivi odori vaginali? Hai paura che ci sia un problema lì sotto e ti senti a disagio in pubblico? Scopri cos’è l’odore intimo e quando allarmarsi.
Gli odori intimi sono normali
La vagina ha un odore, che può variare da persona a persona, ma anche in base a quello che si mangia e a cosa si indossa.
Altri fattori che possono influenzare la flora vaginale e, di conseguenza, il suo profumo sono lo stato di salute generale, i farmaci che assumiamo, i cambiamenti ormonali e le secrezioni intime. I linfonodi e le ghiandole presenti nella vagina contribuiscono all’equilibrio di questo ambiente delicato, caldo e, appunto, odoroso.
Il normale pH della vagina delle donne in età fertile è solitamente acido e oscilla tra 3,5 e 4,5. Le eventuali alterazioni causate dai lattobacilli presenti nell’area permettono lo sviluppo di flore microbiche differenti, il cui risultato può essere un’infezione, che può tradursi in tanti sintomi, tra cui perdite vaginali maleodoranti.
Durante il ciclo mestruale, questa flora può far variare sia la consistenza che l’odore del muco e delle secrezioni vaginali. In conclusione: la vagina rilascia un odore che può cambiare a seconda delle fasi ormonali e di tanti altri fattori. Tutto ciò è normale e non bisogna vergognarsene.
Quando i cattivi odori vaginali diventano un disturbo
Quand’è che l’odore intimo diventa “cattivo”? Cosa significa in termini di salute? Vediamo insieme quali possono essere la cause di un odore anomalo:
- Vaginosi batterica e tricomoniasi. Quando l’odore vaginale è amminico, cioè è simile a quello del pesce, può essere dovuto alla vaginosi batterica, spesso causata da rapporti sessuali senza preservativo. Lo sperma, infatti aumenta il pH della vagina per migliorare le condizioni di vita degli spermatozoi. La tricomoniasi, invece, è un’infezione sessualmente trasmissibile. Entrambi i disturbi comportano prurito e bruciore, perdite, arrossamento e dispareunia.
- Presenza di corpi estranei. Se hai dimenticato un pezzo di carta igienica nelle mutandine, hai scordato di cambiare l’assorbente o il tampone, può succedere che l’odore della vagina diventi più intenso. Un altro sintomo di una possibile dimenticanza è il prurito vaginale, che può diventare un vero e proprio dolore addominale.
- Stress psicofisico. L’ansia e lo stress influiscono sulle difese immunitarie, rendendoti più debole e predispost* alla vaginosi batterica. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
- Cambiamenti ormonali. Come abbiamo detto, a seconda delle fasi del ciclo mestruale di una donna, l’odore cambia e può essere particolarmente cattivo.
- Terapie antibiotiche. L’utilizzo di antibiotici altera la flora vaginale.
- Scorretta igiene intima e/o lavande vaginali. Evita i detergenti e i saponi troppo aggressivi, perché possono alterare il pH della vagina.
Come rimediare?
Ecco qualche nostro consiglio per limitare l’odore sgradevole:
- Consulta la ginecologa o il ginecologo. Ovviamente, la prima cosa da fare è consultare un medico che può identificare e diagnosticare il disturbo correttamente.
- Non profumare lì sotto. Non serve a niente spruzzare del profumo o usare saponi profumati per cercare di coprire l’odore delle parti intime, anzi! Come abbiamo detto, gli agenti troppo aggressivi alterano il pH e rischiano di peggiorare la situazione.
- Utilizza un preservativo. Per evitare di trasmettere l’infezione, ma anche di entrare in contatto con lo sperma, il preservativo è la soluzione migliore se hai rapporti sessuali.
- Privilegia l’intimo di cotone. La biancheria sintetica e stretta può causare prurito e irritazioni. Opta per della lingerie larga e comoda, realizzata in materiali che rispettano la pelle e le mucose.
Prima di prendere delle decisioni affrettate, però, ricordati di essere sicur* che l’odore della tua vagina sia davvero anomalo e che non si tratti solo del suo profumo naturale. Accetta gli odori e le altre manifestazioni del tuo corpo!
